The Mist, di Frank Darabont

The MistGli Invertebrati ci Seppelliranno

Detto questo, The Mist è fondamentalmente un enorme pentolone senza pretese, ambientato nel luogo più inquietante al quale si riesca a pensare, un supermercato di provincia, nel quale fanno irruzione, portati dalla nebbia con effetti speciali un piuttosto rudimentali, tentacoli dentati, mosconi, draghetti, ragni, animaloni con un passo da far tremare il terreno e chi più ne ha, più ne metta. All’interno del negozio si scatena il panico e gli screzi tra gli abitanti della piccola comunità rinchiusi all’interno non tardano a riaffiorare. Molto interessanti e vagamente divertenti la galleria di soggetti umani presenti e le dinamiche di gruppo che si sviluppano, sebbene la scelta del cast, a cominciare dal protagonista (Thomas Jane), lasci un po’ a desiderare. Molto kinghiana, poi, l’idea che il pericolo derivante dal fanatismo religioso possa competere e superare quello derivante dai mostri esterni. Insomma, una pellicola che diverte, appassiona e si lascia guardare senza grandi inquietudini, anche se dallo sceneggiatore di Frankenstein (1994) e dal regista de Il Miglio Verde (1999) qualcosa in più era lecito aspettarsela. Il finale però, inaspettato e bastardissimo, è da ricordare.

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